Montignano
Il castello, che sorge poco distante da Santa Maria in Pantano, in posizione collinare, apparteneva al feudo degli Arnolfi, nei secoli X e XI, viene ricordato in un documento dell’abbazia di Farfa del 1115 co [...]
Villa San Faustino
Il castello di Villa San Faustino fece parte anch’esso, nei secoli X e XI delle terre Arnolfe (citato in documenti dell’abbazia di Farfa del 1115 e 1118). Il castello, connesso con l’importante pieve di S [...]
Colpetrazzo
Castello costruito tra la fine del 1300 ed i primi anni del 1400, conserva ancora intatta la sua struttura medioevale. Di notevole interesse la porta d’ingresso, oltre la quale si trova la piccola chiesa di S [...]
Mezzanelli
Il castello di Mezzanelli , che sorge in posizione strategica, ha seguito le sorti dei vari dominatori che ne hanno gestito la vita politica; un tempo parte del feudo degli Arnolfi, il castello è stato citato [...]
Castel Rinaldi
Castel Rinaldi: Borgo medioevale, costruito, secondo la tradizione, nel 1160 da un tal "Rinaldo duca di Calabria", Castel Rinaldi fece parte anche del feudo dei conti Arnolfi. [...]
Viepri
Il borgo fortificato di Viepri è avvolto dalle alte colline circostanti che, chiamate per secoli ad assicurarne la difesa, sembrano ancora oggi continuare a nasconderlo. Costruito dopo il 1380 sulle rovine del [...]
I Monti Martani
I Monti Martani :La catena dei monti Martani si trova al centro dell'Umbria e si estende, con un andamento regolare da sud a nord, per circa 45 chilometri, tra le province di T [...]
Castelvecchio
Il borgo si presenta oggi con una veste molto diversa da come doveva apparire nel Medioevo: rimangono, oggi, solo alcuni ruderi nascosti dalla vegetazione spontanea che ha ripreso possesso del rilievo sul quale [...]

San Pietro in Monte

Raggiungibile solo con percorsi a piedi, a dominio dei Monti Martani, si trova l’antica Chiesa di San Pietro in Monte. Fu edificata dai dai benedettini nel 1000, e purtroppo soppressa alla fine del secolo XIV. Aveva giurisdizione su un ampio territorio e alle dipendenze del suo abate vi erano anche le chiese di Sant'Ippolito di Castelvecchio e di Sant'Ilario di Todi. Il suo ricco e prezioso archivio dopo la soppressione è stato spostato presso l'Archivio della Cattedrale di Spoleto. Come la maggior parte degli edifici cristiani, anche la Chiesa di San Pietro fu costruita su resti di una struttura romana, presumibilmente un tempio dedicato a Marte, particolarmente venerato in questa zona, tanto da dare il nome ai Monti Martani e al territorio e al Vicus Martis.

Tale ipotesi è avvalorata anche dal ritrovamento di alcuni reperti tra cui un cippo con iscrizione romana (usato per sostenere la mensa d'altare della chiesa, conservato nella cappella privata attigua all'edificio abbaziale). Dalla radura antistante l’edificio si ha un vista a volo d’uccello sulla Valle del Tevere, e si riescono a dominare alcune cime dei Monti Martani.

 

Curiosità: Greci e Romani delinearono in maniera differente la figura del dio della guerra: se per i primi Ares era una divinità irrazionale e sanguinaria alla quale non tributarono particolare considerazione, per gli altri, che lo chiamarono Marte, era secondo solo al re dell’Olimpo. In realtà il suo culto era già ampiamente diffuso presso le popolazioni italiche, che lo consideravano il dio della natura e della fertilità ma anche del tuono e della pioggia. Secondo il racconto mitologico, Giunone, in cerca di rivalsa sul marito Giove che da solo aveva concepito Minerva,per non essere da meno, si rivolse a Flora. La dea delle fioriture e della primavera le indicò un fiore speciale che, al solo contatto, le permise di generare Marte, poi allevato da Priapo all’arte della guerra. Quando Roma decise di ampliare i propri confini, promuovendo quella serie di campagne militari che progressivamente la trasformarono in un impero di vastissime dimensioni,Marte fu associato esclusivamente alla guerra. Padre del popolo romano, dalla sua unione con Rea Silvia, nacquero infatti Romolo e Remo, i fondatori della città. Il primo mese del calendario arcaico, marzo, prendeva da lui nome e a Marte erano dedicate le principali feste.

Dal punto di vista iconografico, il dio della guerra è stato sempre rappresentato come un uomo vigoroso, dall'aspetto virile, talvolta con la barba, dotato di elmo e scudo, lancia e spada, raramente con un'armatura completa.

                                                                                             

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