Intorno alla chiesa di S.Maria in Pantano, realizzata nei secoli VII-VIII sfruttando un preesistente edificio romano del quale se ne conservano notevoli parti, si colloca il Vicus Martis Tudertium, attestato da numerose epigrafi provenienti da questa località e da identificare con la Statio ad Martis (stazione di posta) sulla Flaminia, ricordata nell’Itinerario dei vasi di Vicarello (I sec.), nell’Itinerario Antonino (II sec.) e nella Tabula Peutingeriana (V sec.); testimonianze certe della sua importanza per tutto il periodo imperiale; il vicus sorgeva presso una diramazione che collegava il percorso alla Via Amerina e quindi a Todi, costituendo un avamposto e uno scalo di Tuder sulla Flaminia, a cui infatti si richiama nel nome. Nonostante i numerosi indizi e ritrovamenti (da ricordare inoltre resti di un grande edificio a pianta rettangolare, con murature in opera quasi reticolata, inglobate nelle strutture della chiesa), l’area non è stata mai oggetto di indagini scientifiche. Nell’anno 2008, su concessione del Ministero dei Beni Culturali e sotto il controllo della Soprintendenza Archeologica dell’Umbria nella persona del dott. Paolo Bruschetti, sono iniziate le prime indagini, condotte da un gruppo di studenti americani della Drew University di Madison, New Jersey, guidati dal professor John Muccigrosso e coadiuvati dall’équipe di archeologi dell’impresa Intrageo di Todi. Le operazioni di scavo, hanno permesso di portare in luce una serie di edifici con un invidiabile stato di conservazione dei muri perimetrali, che dimostrano l’esistenza del vicus, (impianto abitativo, spesso di modesta entità situato intorno a snodi fondamentali di comunicazione) con dimensioni che coprono un’area di circa sette ettari. Curiosità:Da ricordare che le stazioni lungo le vie romane erano di tre tipi: le civitas, la mansiones e le mutationes: in queste ultime erano gli iunctores jumentarii per il cambio dei cavalli, e proprio nel vico Martano resta traccia di una rara epigrafe che documenta l’esistenza di un collegium jumentarii, corporazione destinata a questo importante servizio.